Siamo noi, nella nostra unicità a costituire l’unica presenza umana invisibile del dipinto. Gustave Caillebotte (1848-1894) ci pone sul ciglio di un lungo e largo stradone, conduttore inesorabile verso l’immensità del vero ed unico sovrano del golfo. Un solo ostacolo ci separa dalla sua immensità: una carrozza ed un cavallo. Per il resto, siamo circondati solo da natura, luci ed ombre colorate.